La filosofia ha da sempre avuto una dimensione fortemente pragmatica: è dal fare, dal vedere, dal toccare, dal sentire che nascono le suggestioni e le riflessioni che si strutturano poi in quello che viene solitamente definito “pensiero filosofico”. Come dicono anche Deleuze e Guattari, la specificità della filosofia sta nella creazione di concetti. Tuttavia questi concetti non nascono dal nulla, in quanto ogni filosofia definisce sé stessa in relazione ad un fuori, ad un altro da sé che la obbliga a pensare e a ragionare. Sempre per Deleuze, non esiste filosofia se non in relazione ad un altro, ossia a delle "condizioni" che, a seconda dei casi, si identificano nella scienza, nell'arte o nella politica.
Partendo da queste riflessioni, sono nati dei laboratori di Filosofia rivolti ai bambini, nella convinzione della necessità di fornire ai più piccoli gli strumenti indispensabili per imparare a pensare in modo autonomo, guardare con occhi diversi la realtà circostante e rapportarsi a nuove prospettive e punti di vista. Tutto questo tramite il gioco e il laboratorio, nella convinzione che il fare favorisca il ragionamento, la riflessione e l'apprendimento.
Sulle orme di un grande pensatore dell’antichità, i bambini approderanno a una nuova idea e concetto in modo istintivo e spontaneo, grazie alle suggestioni poste di volta in volta.