Un gruppo di visionari (Bianca Maria Marcialis, Quinzio Granata, Nello Jacorossi, Francesco Florenzano, Piero Della Seta, Giuliana Castelli) impegnati nel mondo del sociale, dell’ambientalismo e dell’invecchiamento, nel 1986 cominciarono a discutere sulla costituzione di un centro di educazione permanente a Roma. La loro idea si concretizzò a partire dal 1987 con la costituzione dell’Università Popolare della Terza Età di Roma, la quale immediatamente si propose alla città, in una fatidica presentazione presso la Sala delle Conferenze della Provincia di Roma con la presenza del futuro Rettore dell’allora unica Università di Roma La Sapienza, il prof. Giorgio Tecce e il regista Nanni Loy. La tenacia del gruppo dei fondatori fu tale da occupare immediatamente la scena nella città, con una visione di decentramento delle attività nei quartieri della città. Da quel momento persone eccezionali, volontariamente, costituirono e gestirono le sedi decentrate (ricordiamo Antonio Ciricillo, Duilio Pergolini, Rosa Banchieri, Anna Maria Sacconi Canullo, Armanda De Angelis e molte altre) portando un messaggio positivo di educazione permanente, in luoghi dove era carente la cultura e il sociale, tessendo quel patto che ancora oggi dura nella città. Nel giro di poco la denominazione estesa si trasformò in un acronimo: UPTER. Successivamente la denominazione estesa è cambiata ed ora l’UPTER è solo Università Popolare. All’inizio degli anni 2000 l’Upter a seguito del riconoscimento da parte del Comune di Roma si aggiudica Palazzo Englefield, allora abbandonato e fatiscente, lo consolida, lo ristruttura, lo dota delle più moderne attrezzature e ne fa, a partire dal 2008, il più grande centro di educazione permanente di Roma e d’Italia.
L’Upter è da tempo una realtà consolidata nel panorama della educazione degli adulti in Italia, per il progetto che ha saputo realizzare e per i risultati che è riuscita a raggiungere.