Era il gennaio del 1949 quando il giornale (allora appena un foglio) della gioventù ebraica italiana vedeva la luce per la prima volta. Lo Stato di Israele aveva appena conquistato l’Indipendenza. Le ferite delle persecuzioni, della guerra e della Shoah erano ancora aperte. E i giovani ebrei italiani cercavano, in mezzo a mille incertezze, ma con coraggio, strade nuove di dibattito e di crescita. Da allora HaTikwa è nato e risorto molte e molte volte. Dal 2010, dopo un lungo silenzio e a oltre sei decenni di distanza, HaTikwa torna alle stampe. Resta l’ambizione di sempre: quella di essere la voce libera dei giovani ebrei italiani.
Ma se ne aggiunge una nuova: quella di raggiungere, attraverso una grande diffusione, tutti gli ebrei italiani, giovani e meno giovani. Di offrire loro uno strumento per comprendere meglio le nuove generazioni. La scelta di definire HaTikwa “un giornale aperto al libero confronto delle idee” non è stata casuale. È il frutto di discussioni appassionate e compromessi per fare sì che questa testata potesse rappresentare non il canale di comunicazione di una sola voce, ma un luogo di autentico dibattito, in linea con la migliore tradizione ebraica. HaTikwa è rinato con la speranza che si realizzasse lo stesso risultato.