Il Teatro Comunale di Bologna nasce ufficialmente il 14 maggio del 1763 con la prima rappresentazione assoluta del Trionfo di Clelia di Christoph Willibald Gluck.
Strategicamente collocato in una zona nevralgica del tessuto urbano, il Teatro è oggi una Fondazione e produce un centinaio di spettacoli l’anno, distribuiti tra Sala del Bibiena e auditorium del Teatro Manzoni. Costruito per accogliere il melodramma italiano, il Comunale si è imposto fin da subito come il maggiore teatro di una città capitale del sistema produttivo dell’opera italiana, che ha dato residenza a un’impressionante quantità di agenti, impresari, cantanti, ballerini, strumentisti, disegnatori, noleggiatori di scene e costumi...
Negli anni ’60 e ’70 dell’Ottocento, grazie alla presenza di due carismatici direttori e compositori, Angelo Mariani prima e Giuseppe Martucci poi, il Teatro Comunale di Bologna diventa elemento centrale nella vita culturale italiana e ospita in prima Italiana ben cinque opere di Richard Wagner.
In tempi più recenti, dalla metà degli anni ’60, diventa il teatro di Sergiu Celibidache, la firma che ha lasciato il segno più profondo nel passato recente del Teatro Comunale di Bologna. Dal 1986 ad oggi, si sono susseguiti direttori quali Riccardo Chailly, Christian Thielemann, Daniele Gatti e Michele Mariotti, che ha da poco inaugurato il suo nuovo ruolo di direttore musicale.
Nello stesso periodo, il palcoscenico del Teatro Comunale è stato calcato da grandi registi e scenografi della scena italiana e internazionale tra i quali Luca Ronconi, Hugo De Ana, Pier’Alli, Robert Carsen, Werner Herzog, Romeo Castellucci, Dante Ferretti, Josef Svoboda, Gae Aulenti.
Il Comunale ha esportato negli anni le proprie produzioni nei maggiori festival italiani, europei e nel mondo ed è stato protagonista sui più importanti palcoscenici internazionali.