“La storia della Casa Editrice Curcio è la storia di un’idea. C’era una volta, in una modesta piccola stanza, un modesto piccolo uomo. Quest’uomo ebbe un’idea: creare per il popolo una serie di opere dedicate alla divulgazione della cultura. [...] Così, da una piccola idea è nata una grande organizzazione al servizio della cultura”. (Armando Curcio)
Nel 1927, per opera dell’intellettuale Armando Curcio, nasceva la prima idea della Armando Curcio Editore: una realtà imprenditoriale destinata a scrivere pagine gloriose della storia culturale italiana.
Il fondatore riuscì a costituire nel tempo un catalogo ricco di preziosi volumi di narrativa, saggistica e arte, un immenso patrimonio contenutistico e iconografico che sarebbe stato ereditato dal figlio Alfredo e dalle future generazioni.
Oggi come allora, alla base della filosofia della Casa Editrice – da sempre al fianco di scuola e famiglia – c’è la convinzione che il sapere, la curiosità e la conoscenza mettano in moto un circolo virtuoso in grado di coinvolgere singoli e gruppi, persone e istituzioni: promuovere lettura e cultura significa investire per crescere in un comparto che ha la capacità di influire sulla realtà produttiva del Paese, quindi valorizzare il sapere significa generare ricchezza a tutti i livelli.
Il Gruppo è impegnato nella campagna contro l'analfabetismo giovanile con il Premio Curcio per le attività creative. Ogni anno viene proposto un tema diverso che i partecipanti devono affrontare, trattare ed argomentare negli elaborati concorrenti al contest.
Anche lo IAC - Istituto Armando Curcio - rientra nella costellazione del Gruppo Armando Curcio Editore dal quale eredita il valore culturale e professionale volto all'innovazione. Un istituto accademico che abbraccia il mondo dell'editoria e della comunicazione.